Come funziona la serratura Yale
Nel disegno è rappresentata la
sezione della serratura inventata nel 1848 dallo statunitense Linus Yale,
detta anche "chiave a dentelli".
E’ questo il modello di
serratura che ha avuto la maggiore diffusione, installata su milioni di
porte in tutto il mondo e dalla quale sono derivate non meno di 150
varianti, tutte coperte da regolare brevetto.
Osservando il disegno, nella
cui parte superiore, per maggiore chiarezza, è illustrato anche il
meccanismo di un chiavistello, e seguendone la descrizione sarà facile
capirne il funzionamento.
Si noti comunque che, nei
disegni, sono state eliminate alcune parti meccaniche non essenziali, al
fine di non appesantire la descrizione e che i movimenti del chiavistello
sono volutamente enfatizzati allo scopo di farne risaltare maggiormente il
funzionamento.
Sezione della chiave:
1: Cilindro fisso
2: Rocchetto
3: Pistoncini superiori
4: Pistoncini inferiori
5: Molle
6: Chiave Yale
Quando la chiave non è
inserita, tutti i pistoncini sono spinti in basso dalle molle, in tale
situazione il rocchetto non può ruotare all’interno del cilindro
fisso.
Lo stesso dicasi quando è
inserita una chiave falsa; in tal caso i cilindretti superiori ed
inferiori non si allineano correttamente e qualcuno di essi blocca la
rotazione del rocchetto.
Solo con la chiave giusta
inserita, la linea di separazione fra i due gruppi di cilindretti si
troverà in corrispondenza del margine fra cilindro fisso e rocchetto,
permettendo la rotazione di quest’ultimo.
Solidale all’asse del
rocchetto c’è la levetta 11.
Sezione del chiavistello:
Normalmente il chiavistello 8 non
può scorrere liberamente poiché i naselli 9, ad esso solidali, sono
bloccati dagli intagli praticati nella piastra 10.
La chiave, ruotando, trasmette
il movimento alla leva 11, solidale al rocchetto 2.
Tale leva, alza la piastra 10,
disimpegnando il chiavistello 8 e, contemporaneamente, lo spinge
provocandone lo scorrimento e facendolo uscire dalla contropiastra 7,
fissata sullo stipite della porta, liberandola.
Nel disegno A il chiavistello
blocca la porta, nel B sta scorrendo, spinto dalla rotazione della chiave,
nel C ha completato la sua traslazione, ha disimpegnato la contropiastra e
la porta si può aprire.