Un punto debole del lucchetto

 

 

Nel disegno è rappresentata la sezione di un comune lucchetto.

 

 

Prescindendo dal tipo di serratura di cui è dotato, voglio far notare un sistema comunemente usato dagli scassinatori per aprirlo in pochi istanti.

Prima però osserviamo un momento il disegno, allo scopo di capire, per grandi linee, il funzionamento, condizione questa essenziale per intuire la tecnica di forzatura.

 

Sezione del lucchetto:

 

1:  Archetto,     2: Nasello di ritenuta,     3: Molla di contrasto,    4: Nasello di fine corsa,       5:  Rocchetto,      6: sistema di pistoncini e molle per il riconoscimento della chiave,            7: Chiave,    8: Molla di spinta all’apertura.

 

Quando la chiave non è inserita, tutti i pistoncini sono spinti in basso dalle molle, in tale situazione il rocchetto non può ruotare all’interno del cilindro fisso costituito dal corpo stesso del lucchetto.

Quando viene inserita la chiave giusta e tutti i cilindretti sono allineati, il rocchetto può ruotare sul proprio asse, trascinando nella rotazione un eccentrico che spinge indietro il nasello 2.

Quest’ultimo libera l’archetto che, spinto in alto dalla molla 8, apre il lucchetto.

Il nasello di fine corsa 4 impedisce all’archetto di fuoriuscire dal corpo del lucchetto stesso, senza tuttavia limitarne la rotazione sul proprio asse.

Quando il lucchetto è aperto, può essere chiuso senza l’ausilio della chiave, grazie alla smussatura della parte superiore del nasello di ritenuta 2.

Il punto debole del sistema si trova proprio in quest’ultimo meccanismo, infatti se viene dato un deciso colpo di martello, applicando la forza lungo l’asse indicato dal disegno, il nasello 2, a causa della propria massa, fa un salto all’indietro, vincendo, per una frazione di secondo, la forza della molla di contrasto 3.

Se, con una certa destrezza, si tira il corpo del lucchetto verso il basso nello stesso tempo in cui si colpisce col martello, il lucchetto si aprirà di colpo.

Ad onor del vero però, alcuni lucchetti di buona qualità, incorporano un dispositivo appositamente studiato per prevenire l’apertura con tale fin troppo facile sistema.

Si tratta semplicemente dell’introduzione di due naselli di ritegno che agiscono in contrapposizione sulle due facce della molla di contrasto.

L’uno è identico al nasello del disegno, mentre l’altro blocca l’archetto in un punto diametralmente opposto al primo.

Se viene dato un colpo di martello su una delle due facce minori di un siffatto lucchetto, un nasello verrà spinto indietro per inerzia ma l’altro continuerà a tenere saldamente chiuso l’archetto.

Fate l’esperimento sui vostri lucchetti o fatevi consigliare da un esperto e, se appartengono al primo tipo, sostituiteli senza indugio; la maggiore sicurezza giustificherà la spesa che, fra l’altro, sarà assai modesta.

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