Chiavi
a “doppia mappa” di prima e seconda generazione
Se
siete in procinto di cambiara la serratura della vostra porta ed avete
optato per una “doppia mappa”, dovete sapere che il modello a “costanza
fissa” è oramai obsoleto, poiché possiede un livello di sicurezza del
tutto insufficiente.
Leggendo
infatti l’articolo, nella parte che tratta di questo tipo di chiave, ci
renderemo conto dell’inaccettabile facilità con cui i cosiddetti
“chiavari”, ossia coloro che forniscono alla malavita le chiavi false per
portare a termine i furti, possono riprodurla.
Pertanto dovrete orientarvi sul
modello a “costanza variabile” che, contrariamente ai modelli precedenti,
di “prima generazione”, presenta un livello di sicurezza senz’altro
migliore.
Per
capire la sottile differenza tra i due modelli, osserviamo il
disegno:
nel
modello a “costanza fissa”, i denti opposti A ed A’ e i denti opposti B e
B’ hanno, rispettivamente, la stessa distanza C e C’. Tale caratteristica
si ripete in tutte le posizioni.
Nel
modello a “costanza variabile”, invece, i denti opposti D e D’ ed E e E’
hanno distanze F ed F’ irregolari e variabili a seconda delle
posizioni.
Purtroppo
comunque, in tutti e due i modelli le due parti di ogni mezza chiave sono
simmetriche in senso speculare ( vedi, nel modello a costanza fissa, le
zone 1 e 2 ).
Ciò
è dovuto allo specifico modo di funzionamento del rocchetto delle
serrature a doppia mappa, tuttavia ciò costituisce pur sempre una
limitazione in questo tipo di chiave.
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